L’utilizzo della carta di credito o di debito come metodo di pagamento è ormai sempre più comune; tutte le attività, a partire dal 2016 hanno iniziato a munirsi prontamente del POS per consentire a consumatori e clienti di pagare tramite moneta virtuale. L’abbandono del contante comporta infatti numerosi vantaggi a livello di contrasto all’evasione fiscale, in quanto è possibile tracciare ogni movimento ed inoltre consente di eliminare l’ingombro derivante dall’utilizzo e gestione del denaro contante. Tuttavia moltissimi esercizi commerciali sono ancora riluttanti all’installazione del POS e, soprattutto, all’accettare i pagamenti inferiori ad un certo importo a causa delle commissioni applicate. Ma quante commissioni pagano effettivamente i commercianti per accettare pagamenti con carte di credito o debito?
Commissioni POS: quanto costano
Le commissioni sui pagamenti effettuati con carta di credito vengono accreditate al commerciante, a seconda del tipo di carta, del circuito e soprattutto dell’importo della spesa effettuata. In moltissimi casi, gli esercizi commerciali rifiutano di accettare pagamenti per cifre inferiori ai 10 euro (i cosiddetti micropagamenti) in quanto molte banche prevedono un costo fisso per transazione pari all’1%, in questo caso corrispondente a 10 centesimi.