Quando si parla di Italia Cashless s’intende un piano studiato appositamente per aiutare le attività commerciali che si sono ritrovare in uno stato di enorme difficoltà a cauysa della quarantena. Grazie a questo piano, tutti gli interessati avranno la possibilità di usufruire di un’offerta extra cashback di cui si potrà usufruire fino al 31 dicembre.
Un regalo di Natale che non bisogna proprio ignorare, specie se si vuole usufruire del rimborso pari al 10% per gli acquisti svolti (fino a 150 euro per ogni persona). L’unico requisito per ottenere un bonus di questo genere è che la spesa debba essere stata effettuata con l’applicazione oppure con le carte. Si tratta di una caratteristica di fondamentale importanza, come sottolineato anche dal Premier Conte, per combattere l’evasione fiscale e al contempo anche aiutare i vari commercianti in difficoltà.
L’obiettivo di questa innovazione è anche un altro in realtà: aiutare la modernizzazione del Paese favorendo lo sviluppo di un sistema sempre più digitale, chiaro e trasparente. Perché l’evasione fiscale in Italia ancora oggi raggiunge dei livelli incredibilmente elevati. Pertanto si cerca di puntare maggiormente proprio sui soldi cashless.
Requisiti per ottenere il rimborso
In realtà quello di dover compiere gli acquisti in maniera completamente cashless non è l’unico requisito da rispettare. Nel periodo che va dall’8 al 31 dicembre, usufruendo della possibilità di Extra Cashback natalizio, bisogna fare un minimo di 10 acquisti svolti con strumenti quali carte di credito, di bancomat, Satispay o con le carte di debito per ottenere il 10% di rimborso.
Il suo valore non può mai superare i 150 euro a persona (non a famiglia, come erroneamente si dice). L’ammontare totale del rimborso sarà accreditato direttamente sulla carta dell’interessato già nei primi mesi del 2021. Non c’è un importo di spesa minima da rispettare e le condizioni di tale piano potranno essere estesi anche successivamente, dopo il 1° gennaio del 2021.
Valgono tutti gli acquisti svolti negli esercizi commerciali come supermercati, bar, negozi, ristoranti e persino nelle catene di grande distribuzioni, nonché presso gli esercizi degli artigiani e dei professionisti. In questo modo si cerca di coprire proprio tutte quelle attività commerciali che hanno avuto dei seri problemi a causa della quarantena, fornendo un notevole bonus a tutti.

Anche se fino al 31 dicembre sarà possibile richiedere un rimborso di 150 euro al massimo, per tutto l’anno si potranno richiedere dei rimborsi fino a un totale di 300 euro. Secondo il piano stilato, ogni 6 mesi, nel caso di un minimo di 50 pagamenti eseguiti, si potrà ottenere il 10% dell’importo totale speso. In quel modo sarà anche possibile risparmiare di più, ricordandosi che il rimborso massimo che può avvenire per ogni singola transizione non deve mai superare 15 euro (tale limite non è valido per gli acquisti svolti online). Non esiste, inoltre, né una somma minima, né quella massima, per la quale sarebbe possibile usufruire del bonus.
Per accedere al rimborso occorre avere lo SPID oppure a Carta d’Identità Elettronica (chiamata CIE). Non ci sono altre particolari condizioni da rispettare, se non quella che tutti coloro che lo desiderano possono senza troppi problemi accedere al bonus in questione. Quest’ultimo è comunque riservato soltanto ai cittadini italiani o ai residenti in Italia.
Come effettuare la registrazione
Per partecipare è necessario avere lo SPID oppure il CIE (a seconda dei vari casi). Se on si possiede questo documento, si può richiederlo senza troppe difficoltà rivolgendosi a un Internet Provider che in Italia hanno il diritto di rilasciare questi documenti. In relazione al tipo di documento che si possiede, è anche possibile svolgere una delle diverse procedure d’identificazione. Si consiglia di scegliere quella più semplice per le proprie esigenze. La registrazione può essere svolta sul sito del Governo appositamente creato. La procedura di base è anche estremamente semplice e intuitiva. Viene fatta in maniera guidata: è impossibile sbagliare.
Successivamente occorre scaricare l’applicazione IO per installarla sul tablet o lo smartphone. A quel punto bisognerà anche fare l’accesso usando le credenziali SPID oppure la CIE con il PIN (senza quest’ultimo non si può usare legalmente la Carta d’Identità elettronica). In alternativa ci si può registrare al Piano Cashback anche tramite i servizi bancari del proprio istituto di credito oppure rivolgendosi all’ufficio postale. In realtà in Italia operano anche diversi altri soggetti che possono emettere le carte e le applicazioni a pagamento. Si può consultare tutto l’elenco dei soggetti che offrono questo tipo di servizi su Internet. Quando ci si registra al Cashback, viene richiesto d’inserire gli estremi d’identificazione delle carte di credito, di debito oppure quelle prepagate che saranno utilizzate per gli acquisti. Vanno bene gli strumenti finanziari di una qualsiasi azienda: Visa, MasterCard, Maestro, Amex e così via.